FAR BATTERE UN CUORE: LA LOTTA DI ISRAEL

FAR BATTERE UN CUORE: LA LOTTA DI ISRAEL

14 APRILE 2021

Israel ha 17 anni e vive in Tanzania insieme alla madre Anyesi. Da quando è nato soffre di una cardiopatia severa dovuta ad un cuore univentricolare. Grazie al supporto di Padre Salvatore Buccolo, missionario in Tanzania che per primo ha seguito il ragazzo, Israel ha potuto subire due fondamentali operazioni chirurgiche in Italia, ma ora ha bisogno urgentemente di tornare nel nostro paese per essere ricoverato e monitorato.

FAR BATTERE UN CUORE: LA LOTTA DI ISRAEL

IL CASO

Israel arriva in Italia nel 2009, all’età di cinque anni, insieme a padre Buccolo per essere operato presso l’Ospedale di Taormina. Qui viene eseguito l’intervento di Glenn, che consiste nel portare il sangue della parte superiore del cuore direttamente in arteria polmonare. Dopo circa tre mesi di convalescenza a Catania, finalmente Israel rientra nella sua amata terra, esattamente a Migoli.

Nel 2016 Padre Salvatore ritorna in Tanzania per una breve visita di tre settimane e lì incontra nuovamente Israel e la mamma. La disponibilità del dott. Massimo Chessa dell’Ospedale San Donato Milanese e la risposta di tanti rendono possibile il suo ritorno in Italia nel novembre 2016 per subire la sua seconda operazione. L’intervento di Fontan consiste nel posizionamento di un condotto che fa arrivare il sangue della parte inferiore del corpo direttamente in arteria polmonare. Si tratta di un’operazione che permette a Israel di sopravvivere.

Purtroppo a Marzo 2020 il ragazzo avverte forti dolori al petto e tramite una TAC si individua una trombosi del condotto, ovvero la formazione di trombi e coaguli nel condotto e a livello polmonare.

Si evidenzia quindi la necessità di un ricovero immediato per una valutazione approfondita delle condizioni attraverso esami impossibili da svolgere nel suo paese natale.

Il caso di Israel è stato presentato e promosso dal Dottor. Chessa, medico chirurgo specializzato in pediatria e cardiologia e membro del nostro comitato scientifico, e approvato dalla fondazione.

AIUTIAMO ISRAEL

Nell’attesa di poter venire in Italia, da ormai un anno Israel si sottopone a una terapia a base di eparina, sperando che questo possa mantenerlo in vita.

Noi di Rise Together Foundation vogliamo impegnarci per raccogliere i fondi necessari a coprire tutte le spese ospedaliere.

La sede delle cure sarà il Policlinico di San Donato Milanese, dove Israel verrà accolto durante il periodo estivo.

TOTALE DONATO: 15.981 €

La Fondazione ha raccolto e donato 15.981 €. Questo ha permesso di coprire tutte le spese ospedaliere di Israel presso il Policlinico San Donato Milanese e di acquistare un coagulometro, un dispositivo medico che gli permetterà di monitorare costantemente specifici parametri del sangue.

AGGIORNAMENTI

1 OTTOBRE 2021

A seguito di diversi controlli, in particolare tramite un esame di cateterismo vascolare, i medici hanno rilevato che la terapia di eparina seguita da Israel nell’ultimo anno è riuscita a bloccare la trombosi in atto. È stato però necessario immettere un palloncino nel condotto dove il ragazzo è stato operato in passato per evitare ogni possibile restringimento futuro.

Ora Israel dovrà continuare la propria terapia coagulante monitorandola costantemente.

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